
Come cambiare la manovra? Su questo tema, il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, sta avanzando varie idee. «Tra le proposte alternative ai tagli pesanti dei bilanci di Comuni e Regioni», spiega Formigoni, «una delle più serie che il governo potrebbe prendere in considerazione è la dismissione di una parte del patrimonio pubblico non strategico. Per esempio, la vendita di una parte dell'immenso patrimonio immobiliare, o anche la dismissione di una parte delle azioni di società oggi possedute al cento per cento dallo Stato». Formigoni fa uno dei tanti esempi possibili: «Le Poste sono un'azienda sana ed efficiente. Ma perché lo Stato deve detenerne il cento per cento? Si potrebbe mettere sul mercato il 49». Proprio Formigoni, insieme a Gianni Alemanno e Renata Polverini, ieri hanno firmato una nota congiunta contro gli attacchi che stanno ricevendo da destra: «Sbaglia di grosso chi, tra giornalisti, direttori e loro eventuali suggeritori, si illude di fermare con messaggi dal sapore ricattatorio la nostra giusta azione a difesa dei cittadini da una manovra che fa saltare i bilanci di regioni e comuni e risparmia l'amministrazione dello Stato e i suoi privilegi».
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