
Specchio delle mie brame, qual è il federalismo più bello del reame? Duello pepato, ieri, sull'asse Formigoni-Lega su quale tipo di federalismo sia più «avanzato».
Ad accendere il confronto è stato il governatore della Lombardia che, nel commentare la conclusione dei lavori di «Rete Italia», a Riva del Garda, sì è pericolosamente addentrato nei territori bossiani. «La nostra idea di federalismo, mi perdoni Bossi - ha detto Formigoni - è più avanzata della loro perché è fondata sulla sussidiarietà, e non sul localismo, che rischia di non portarci tanto lontano». La risposta del Carroccio è arrivata dal numero 2 della Lombardia, il vicepresidente leghista Andrea Gibelli: «Mi viene da ridere.
La Lega era all'opposizione tra il '96 e il 2000 proprio perché il centrodestra non aveva una posizione sul federalismo, mentre Formigoni aveva i piedi al caldo al trentesimo piano del Pirellone con gli amici del centralismo Fini e Casini». Conclusione dell'alleato: «Senza la patente di federalista che gli ha dato la Lega, Formigoni non esisterebbe, avrebbe già perso le elezioni».
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