
“Sono alcuni anni che denunciamo come Fns Cisl l'emergenza in cui versano le carceri italiane e come sia necessario adottare provvedimenti di carattere eccezionale per deflazionare l'esorbitante numero di detenuti presenti nei vari istituti di pena. Il Ministro Cancellieri nell'incontro programmato di domani pomeriggio fornisca linee per l' avvio di soluzioni concrete”. Lo dichiara Pompeo Mannone, Segretario Generale della Federazione Nazionale della Sicurezza della Cisl che rappresenta Polizia penitenziaria, Corpo Forestale e Vigili del Fuoco, commentando quanto stabilito dalla Corte europea dei diritti dell'uomo che ha rigettato il ricorso dell'Italia e confermato che dovrà entro un anno trovare una soluzione al sovraffollamento carcerario nonché risarcire i detenuti che ne sono stati vittime.
“Le carceri italiane - continua Mannone - dal punto di vista tecnico sono fuorilegge perché non rispettano il dettato costituzionale: il detenuto è privato della libertà ed anche della dignità e tali condizioni di cattività oltre a non recuperare il reo o il presunto tale, determinano situazioni di tensione che sfociano in reazioni forti le cui conseguenze le pagano gli agenti della polizia penitenziaria”.
“Occorrono reali e concrete misure alternative alla pena in carcere - conclude Mannone - intensificazione del lavoro carcerario, depenalizzazione dei reati minori, adeguamento degli organici della polizia penitenziaria, manutenzione e messa in sicurezza delle strutture penitenziarie ed anche nuove edificazioni per attenuare la condizione esplosiva negli istituti che con l'arrivo della stagione estiva raggiungerà il suo apice”.
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