
27/09/10
L'Opinione delle Libertà
I finiani di Futuro e libertà continuano a piangere e a lamentarsi. E questa volta, udite udite, hanno anche fatto un esposto all'Agcom chiedendo che venga ripristinato l'equilibrio nei telegiornali e
che quindi, anche Futuro e Libertà abbia il suo spazio, né più né meno degli altri. Una richiesta lecita, per carità, se non fosse che i finani, giornalisti e politici (ma il confine tra le due categorie
è molto labile), di posto in televisione ne hanno un bel po'. Non che la cosa ci disturbi, ma davvero è difficile capire di cosa si stiano lamentando i finiani, quando a differenza dei Radicali (per esempio) che spesso sono costretti a sottolineare la loro assenza dai telegiornali Rai (assenza effettiva), almeno, hanno uno spazio più che ampio in altri programmi come quelli di approfondimento. Insomma, uno sputare nel piatto in cui si mangia, per tirare sassi addosso al padrone Silvio, che ha in mano tutte le televisioni.
che quindi, anche Futuro e Libertà abbia il suo spazio, né più né meno degli altri. Una richiesta lecita, per carità, se non fosse che i finani, giornalisti e politici (ma il confine tra le due categorie
è molto labile), di posto in televisione ne hanno un bel po'. Non che la cosa ci disturbi, ma davvero è difficile capire di cosa si stiano lamentando i finiani, quando a differenza dei Radicali (per esempio) che spesso sono costretti a sottolineare la loro assenza dai telegiornali Rai (assenza effettiva), almeno, hanno uno spazio più che ampio in altri programmi come quelli di approfondimento. Insomma, uno sputare nel piatto in cui si mangia, per tirare sassi addosso al padrone Silvio, che ha in mano tutte le televisioni.
Ma vabbè. Tutti inginocchiati ai finiani e a quelli di fare futuro, del resto sono loro ad essere
sulla cresta dell'onda in questo momento e va benissimo così. Sottolineando quindi che non c'è nessuna gelosia perché ognuno sposa le cause alle quali si sente maggiormente aderente (anche da giornalisti, sia ben chiaro) lascia il sorriso l'attacco che Vittorio Sgarbi ha rivolto al direttore del web magazine FareFuturo, Filippo Rossi.
sulla cresta dell'onda in questo momento e va benissimo così. Sottolineando quindi che non c'è nessuna gelosia perché ognuno sposa le cause alle quali si sente maggiormente aderente (anche da giornalisti, sia ben chiaro) lascia il sorriso l'attacco che Vittorio Sgarbi ha rivolto al direttore del web magazine FareFuturo, Filippo Rossi.
Un attacco senza dubbio esagerato e fin troppo virulento, com'è del resto nello stile del sindaco di Salemi, che però ha cercato di riportare il direttore nel mondo dei comuni mortali. Quello in cui non sei un bravo giornalista solo se attacchi Silvio Berlusconi, quello in cui il tuo lavoro ti qualifica non solo perché “La Repubblica” riprende i tuoi articoli e poi ti strizza l'occhio, quello in cui insomma, fai il giornalista e non il politico. A meno che, e questo potrebbe anche essere, Rossi non abbia deciso di scendere in campo magari candidandosi alle primarie del Pd, partito al quale sembra più vicino. Con sua somma gioia.
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