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Dicono sia la vendetta di Gianfranco Fini contro quei parlamentari che il 14 dicembre scorso lasciarono Fli per sostenere il governo. E che la prima a farne le spese potrebbe essere Maria Grazia Siliquini, già Pdl, poi finiana, poi Responsabili e, quindi, nominata nel cda di Poste. Per stanare i voltagabbana, infatti, Carmelo Briguglio, uno dei fedelissimi di Fini, ha presentato un disegno di legge per istituire una commissione parlamentare d'inchiesta per indagare chi, nel Parlamento, potrebbe aver preso denaro o altre regalie (Provvigioni illecite e altri indebiti vantaggi, dice il testo) per passare con Berlusconi. Una proposta annunciata anche in aula nonostante gli uffici della Camera ne abbiano segnalato alla presidenza la potenziale inammissibilità. Una tesi sposata anche da vari deputati berlusconiani. Fra questi, Nunzia De Girolamo secondo la quale la proposta di Briguglio sarebbe «un'anomalia senza precedenti», visto che il Parlamento sarebbe chiamato a indagare su se stesso. Ciononostante, il ddl ha già preso la via delle commissioni perché, accusano dal Pdl, «sponsorizzato dal piano nobile di Montecitorio».
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