
25/11/09
L'Opinione
E meno male che si è corretto, il Cav. Avrebbe voluto, fortemente voluto, parlare agli italiani di Giustizia col classico meneghino "Adès ghe pensi mi!", ma poi ha cambiato target, l`ha allargato: parlerà agli italiani, non appena rientrerà dal tour arabo. Meglio così. E, visto che siamo in argomento, ecco un`idea, un`ideuzza: invece che il Premier, parlino, di (mala)giustizia, i dati, le cifre ufficiali, i servizi dei suoi (cioè del Cav) potenti canali televisivi che spesso imperversano sui processi in fieri, da Cogne a Garlasco a Gradoli e altrettanto spesso si affidano al doppiaggio interpretativo - copiando male Santoro&Ballarò&Vespa - delle intercettazioni. Già, che fine ha fatto la legge? Le cose sono ancora come prima, come ai tempi di De Magistris/Woodcock, o no? Ebbene, basterebbero delle puntate Tv, svelte e realistiche, informate senza sbavature iniziando non dall`inizio (un quindicennio di persecuzioni, vere, dei Pm, i pentiti contro il Cav ecc.) ma dalla fine: dalle carceri, dall`inferno carcerario di cui i Radicali, e Radio Radicale, sembrano rimasti gli unici, valorosi, solitari testimoni a denunciarne l`apocalisse quotidiana come risultato dello sfascio generale della giustizia. Abbondano i casi, purtroppo. E intanto, sulle immagini del povero Cucchi, morto "misteriosamente" in quelle carceri dove i tossici sono quasi la metà della popolazione, e invece dovrebbero starsene fuori, in una comunità di recupero, si fanno scorrere i dati, le cifre nude e crude: nove milioni di processi da smaltire, l`Italia peggio dell`Angola, Gabon e Guinea. Per recuperare un credito in un processo civile occorrono 1210 giorni rispetto ai 331 di Francia. Le prescrizioni fatte dai Pm sono 170 mila all`anno, un`amnistia di massa ma solo per chi può pagarsi l`avvocato (il processo breve va bene se lo decidono lor signori Pm). il costo processuale da noi è il più caro d`Europa. I giudici lavorano in media quattro ore al giorno, la produttività cala di anno in anno, i loro stipendi sono più o meno gli stessi dell`Europa e il loro numero è nella normalità, di poco superiore alla media. Fine prima puntata, che annuncia gli interventi dei Pm Ingroia, Spataro e Palamara, contro il processo breve e contro il Cav, e altre cifre da capogiro. Nella seconda puntata, premesso che per i giudici tutti la colpa della crisi e dei ritardi della giustizia è sempre del governo e mai loro, un bravo doppiatore rilegge, comme il faut, le dichiarazioni di Ingroia: "Le istituzioni sono state occupate dagli interessi privati. Tra la prima e la seconda Repubblica, quindi, è saltato qualsiasi ruolo di mediazione. Mi allarma e mi preoccupa. Ci troviamo di fronte ad una sistematica demolizione dello Stato ...In Italia c`è un`emergenza democratica..... Mentre sfuma la voce, emergono altri dati e cifre: cause penali giacenti in primo grado per omicidi, rapimenti, criminalità organizzata, traffico di stupefacenti: 1.204.151, in Spagna 205.898, in Germania 287.223 ecc. Si spende per il nostro sistema giudiziario oltre 4,08 miliardi di euro contro i 3,35 della Francia e i 2,98 della Spagna, in Italia il 70 per cento della spesa per la giustizia va in stipendi....Risale la "voce", sempre più drammatica di Ingroia (in un intervento all`Idv): "In Italia c`è un`emergenza democratica, si va verso una soluzione finale contro gli unici presidi di controllo rimasti, la magistratura e la libera informazione...". Appare la copertina di Micromega e la voce s`impenna: "E` possibile dunque sospendere autoritativamente la democrazia aritmetica al fine di salvare la democrazia sostanziale, cioè il bene della generalità contro la stessa volontà della maggioranza". Il conduttore prosegue ironicamente: non eravamo a Teheran ma a Palermo. Spostiamoci ora dalla nostra Annunziata di domenica scorsa....Si vede e si sente l`intervento di Spataro, sintetizzato e, se del caso, ben doppiato con di fronte la giornalista in estasi e prona. Era Spataro che conduceva, non lei: "non credo alla repubblica dei ricatti e guardiamoci dai facili complottismi, attenzione a generare allarmi (Maroni dice l`opposto), il terrorismo si può combattere con i codici applicando a tutti, compresi i terroristi, i diritti (magari inviando un avviso di garanzia, un invito a presentarsi). Quanto. all`Alfano del processo breve, "il suo principio non è compatibile con il principio di uguaglianza... E` una giustizia di tipo aziendale (magari!). Ha ragione Napolitano: basta con le riforme dettate dalle esigenze di poche persone...". Appaiono di nuovo le cifre: l`Italia dispone di 1292 tribunali, la Spagna di 703, la Francia di 773, per una sentenza di primo grado occorrono 960 giorni e altri 1509 per l`appello. I rinvii processuali colpiscono 7 procedimenti su 10. In Francia un processo penale si chiude i 120 giorni... Esistono in Italia undici giudici per 100 mila abitanti,come negli altri paesi,il Csm autorizza 2000 incarichi extragiudiziali a 1044 magistrati, il numero degli avvocati di Roma è lo stesso di tutta la Francia ma le spese per il patrocinio gratuito sono le più basse del mondo ecc. ecc. Infine appare Palamara, capo dell`Anm, la casta: non ci faremo intimidire, emergenza democratica, attacco all`autonomia, abbasso il processo breve, il governo ci sentirà, anche con uno sciopero.....Riappare il volto del povero Cucchi. Con la scritta: alla prossima(vittima). Della malagiustizia.
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