
10/09/10
Il Giornale di Napoli
Ennesimo suicidio nel carcere di Poggioreale, a Napoli. A togliersi la vita è stato un detenuto transessuale. Pugliese, da circa un anno nell'istituto penitenziario di Napoli, il detenuto si sarebbe ucciso inalando del gas. Il detenuto morto ieri sera è il terzo caso in pochi giorni a Poggioreale, nello stesso padiglione, il Roma.
Secondo quanto rendono noto Riccardo Arena, che cura la rubrica Radiocarcere su Radio Radicale, e Ristretti Orizzonti, «il primo detenuto è morto il 24 agosto. Si chiamava Sergio Scotti ed è morto dopo aver assunto un mix di farmaci (Sanax e Rivodril) introdotti fraudolentemente in cella». «Invece - aggiungono - domenica 5 settembre, durante la notte, è morto un altro detenuto, a causa di un infarto. Si chiamava Giuseppe Coppola, di 60 anni, ed era detenuto sempre nel padiglione Roma del carcere di Poggioreale. ». «Ieri sera, l'ultimo decesso - affermano ancora Radiocarcere e Ristretti Orizzonti - Sempre nel padiglione Roma del carcere di Poggioreale, è morto Francesco Consolo, di 34 anni.
Consolo era detenuto nella sezione Transex, dove vengono ubicati tossicodipendenti, omosessuali e transessuali ed è morto dopo aver inalato il gas dalla bomboletta data in dotazione ai detenuti per cucinare in cella. È stato infatti ritrovato senza vita con un sacchetto di plastica in testa e la bomboletta di gas accanto. Per Dario Stefano Dell'Aquila, portavoce dell'Associazione Antigone Campania e Samuele Ciambriello, presidente dell'associazione La Mansarda «è necessario accertare le dinamiche che hanno portato alla morte, questa notte, del secondo detenuto in venti giorni nel carcere di Poggioreale».
Nel carcere di Poggioreale attualmente sono presenti 2.602 detenuti a fronte di una capienza di 1.658 posti. In tutta la regione sono presenti 7.613 detenuti su una capienza di 5.506 posti. Secondo i dati dell'Osservatorio sulla condizione della detenzione di Antigone questo è il nono decesso (tre i suicidi) che avviene nelle carceri campane nel 2010, il terzo a Poggioreale. Complessivamente negli ultimi 18 mesi, in Campania, si sono registrati 25 morti (di cui 13 suicidi). La situazione è insostenibile, e lo conferma anche Ciro Auricchio, responsabile Ugl Carceri per la Campania: «Le condizioni di vivibilità sono peggiorate ancora di più. C'è un sovraffollamento del 34% rispetto alla tollereabilità».
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