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Pioggia di sì a Emma Bonino, ieri, dopo il sostanziale via libera del Pd laziale. L`assemblea che formalizzerà l`investitura si terrà venerdì, ma si annuncia pirotecnica: archiviata l`idea dei malpancisti di opporre Silvia Costa, si preparano ora interventi `al rialzo` proprio dall`area ex dc. Bonino, intanto, come da impegni presi, ha cominciato subito il giro di consultazioni degli alleati di una possibile intesa per la regione. Ha iniziato dai meno vicini, la sinistra vendoliana. L`incontro è andato bene, spiega Paolo Cento, fra gli ambasciatori saliti al terzo piano di Torre Argentina: «Ci sono ampie convergenze sull`innovazione energetica, a partire dal no al nucleare e per una forte economia delle energie rinnovabili». Si è parlato anche di lavoro, reddito di cittadinanza e le «questioni decisive di legalità e trasparenza». Bonino «può rappresentare una novità che rompe gli schemi tradizionali, come Vendola in Puglia». Ma è appunto il sì di Vendola che si aspetta, che non arriverà prima che il presidente avrà sistemato le sue vicende. Lunedì, all`assemblea regionale di Sinistra ecologia e libertà, anche Luigi Nieri, fin qui candidato alle primarie, proporrà di convergere su Bonino. Oggi pomeriggio tocca alla Rifondazione di Paolo Ferrero, fin qui Bonino-scettico e tentato dalla corsa solitaria. Ma nel suo partito il tam tam pro-Emma è già in corso. Salvatore Bonadonna, per esempio - dirigente Prc ma membro dell`associazione Luca Coscioni e di Nessuno Tocchi Caino - è più che favorevole. Come il Pdci: benché fondatori della Federazione della sinistra con il Prc, ieri hanno dato il loro autonomo sì. «Bonino è una donna coraggiosa e pulita. Ha sempre combattuto con coerenza per i diritti civili e della libera scelta degli individui», ha detto l`ex senatrice Manuela Palermi.
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