
Rinviare le elezioni regionali? «Se si fa in tutta Italia, sono d’accordo». Emma Bonino conferma la sua posizione sull’ipotesi di slittamento nel voto: già due settimane fa, dopo la prima esclusione della lista del Pdl, aveva espresso il suo desiderio di rinvio. Ma solo se questo avesse riguardato tutte le regioni, comprese quelle dove la lista Pannella-Bonino è incappata nei semafori rossi degli uffici elettorali. «E successo che il modo di presentare le liste è sempre stato violato sostiene la candidata governatrice del centrosinistra - Cocciutamente da 10 anni ci battiamo, presentiamo esposti alle Procure. lo ci faccio sopra 111 ore di sciopero della fame e della sete e non succede niente. Ma improvvisamente accade qualcosa. Il senso di impunità è arrivato a un punto tale che certe liste nemmeno hanno fatto finta di seguire la legge».
Sulle vertenze giudiziario-amministrative di questi giorni, si affida ai giudici: «Lascio alle corti di discuterne: in un Paese normale esistono le corti giudiziarìe- sottolinea Non sono una teorica del disarmo giudiziario, tutt’altro, quindi seguiremo la situazione con attenzione». In ogni caso, sottolinea la leader radicale, «non so se si vota tra dieci giorni o tra tre settimane: io sono sempre qua, non mi muovo». Poi, un affondo sulla manifestazione del Pdl di domani nella Capitale: «Non conosco libertà senza leggi, non conosco libertà senza regole, ma a naso non mi pare questo il senso in cui lo intendono i promotori della manifestazione - dice la Bonino - Non parlo degli elettori, naturalmente, perché sono convinta che anche a destra ci siano tantissime persone perbene. Ma qui parliamo di licenza o di libertà? Hanno la stessa iniziale ma sono due cose diverse». Arriva anche un auspicio: «È stata una campagna elettorale originale per così dire, particolare osserva la vice presidente del Senato - Temo che gli sconvolgimenti non siano ancora finiti: speriamo di chiudere la campagna in modo meno agitato». Tornando al dibattito sul futuro del Lazio, la Bonino si sofferma sul rapporto tra ricerca e imprese, a un convegno a cui hanno partecipato anche il segretario regionale del Pd Alessandro Mazzoli e l’assessore regionale all’innovazione Claudio Mancini: «Il Lazio è una delle Regioni più virtuose, perché dedica alla ricerca l’1,7 per cento degli investimenti rispetto alla media nazionale dell’1,14 - sottolinea - e ha poli di eccellenza nelle università e nei centri di ricerca: sarebbe un peccato non valorizzarli. Serve un salto di qualità rispetto a quanto già fatto, mettendo in rete università, ricerca, impresa e formazione». Il comitato regionale di coordinamento delle università, sostiene la candidata del centrosinistra alla Pisana, «va integrato con rappresentanti degli imprenditori per superare i gap tra ricerca e imprese; anche la formazione è indispensabile che tenga conto di dove sta andando la ricerca per l’innovazione del territorio». La Bonino parla anche di quella che potrebbe essere la sua squadra di governo, in caso di vittoria: «L’identikit è già scritto nella legalità e nella trasparenza dice,- Ma, dato che non sono né Alice né Attila è chiaro che ci saranno altri elementi. Credo che ci siano persone brave e capaci sia all’interno della coalizione che fuori». Insomma, un mix di politici e assessori "esterni".
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