
Si sveglia di notte per vedersi in diretta tutte le partite dell'Inter. Un vero tifoso, che di mestiere fa il presidente della Mongolia. Si chiama Tsakhiagiin Elbegdorj e dopo aver incontrato il Papa e Napolitano ha voluto a tutti i costi conoscere Massimo Moratti. Così ieri, dopo il forum economico Italia-Mongolia in Piazza Affari a Milano, il presidente mongolo è stato ricevuto nella sede nerazzurra, dove c'erano anche Forlan e Coutinho. «È una persona molto intelligente - ha detto Moratti - e quindi, automaticamente, è interista». Lui, Elbegdorj, ribadisce la sua passione condivisa da molti connazionali: «Ci sono migliaia di mongoli, uomini e bambini, che tifano Inter. Ora è in costruzione un nuovo stadio per il calcio e stiamo creando un'accademia per i giovani che vogliono praticare questo sport. Ci piacerebbe collaborare con l'Inter». L'invito è già stato raccolto da Moratti che si è detto onorato di ospitare il presidente della Mongolia, «una persona molto simpatica, eccezionale dal punto di vista umanitario, culturale e politico». Non per niente Emma Bonino, a nome dell'associazione «Nessuno tocchi Caino», ha consegnato a Elbegdorj il premio «abolizionista dell'anno» per la sua battaglia contro la pena di morte. «Nel nostro Paese - ha detto il presidente della Mongolia a quello nerazzurro - ci sono 3 milioni di persone e 6 milioni di cavalli, i più famosi nel mondo.
Spero che in futuro il nostro Paese possa essere famoso anche per il calcio. La passione per l'Inter è grande. In Mongolia diciamo: se pensi intensamente a una cosa, si realizzerà. In Italia dite: se sono rose fioriranno». E ha concluso, rispolverando un'altra tradizione mongola «Ora che ho conosciuto anche i figli di Massimo Moratti, possiamo davvero dirci amici».
© 2011 Corriere della Sera. Tutti i diritti riservati