
Due assessori leghisti di due comuni del Bresciano sono stati arrestati per tangenti. Si tratta di Mauro Galeazzi, 48 anni, titolare della delega a Urbanistica e lavori pubblici a Castel Mella, e di Marco Rigosa, 45 anni, capo ufficio tecnico del Comune di Castel Mella e assessore ai Lavori pubblici a Rodengo Saiano (Comune che risulta estraneo alle indagini). Nell'operazione, condotta dai carabinieri della compagnia di Brescia, sono stati arrestati anche Andrea Piva, 36enne di Rodengo Saiano, geometra, libero professionista, e Antonio Tassone, 68 anni di Lumezzane, imprenditore.
I due assessori sono stati sospesi dalla Lega, rende noto il segretario provinciale del Carroccio bresciano, Stefano Borghesi. «Abbiamo piena fiducia nella magistratura - ha dichiarato - e ci auguriamo che la vicenda possa essere chiarita nel più breve tempo possibile». E il presidente leghista del Consiglio regionale lombardo, Davide Boni: «Chi sbaglia paga. Da noi non è possibile nemmeno pensarla una cosa così. Un militante leghista che fa amministrazione, prima deve aver paura del movimento e poi della magistratura». Dopo una simile accusa, ha detto Boni, «si deve togliere innanzitutto dall'imbarazzo il movimento. E poi se si è sbagliato, si paga. Abbiamo un codice interno molto forte e reati di quel genere non sono ipotizzabili».
I provvedimenti sono stati emessi dal gip bresciano Cesare Bonamartini su richiesta del pm Silvia Bonardi. È indagato anche un altro dipendente dell'ufficio urbanistica del Comune di Castel Mella. I reati contestati sono per tutti di corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio, e solo per Galeazzi, anche di peculato.
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