
Camion che sversano in discarica tonnellate di rifiuti non trattati, mentre tutt’intorno svolazzano gabbiani famelici. Le foto e il video realizzati dai volontari dell’associazione Radicali Roma denunciano che a Cupinoro, nel comune di Bracciano, a Borgo Montello a Latina e all’Inviolata, nel comune di Guidonia, si continua a gettare il cosiddetto “tal quale”, pratica che le direttive europee prima e la legge italiana poi hanno vietato da tempo. «Non c’è solo Malagrotta», dicono i Radicali, che hanno presentato due esposti, uno alla procura e l’altro alla commissione europea.
«Chiediamo che dopo la chiusura di Malagrotta i riflettori non vengano spenti sull’emergenza rifiuti nel Lazio », dichiara Riccardo Magi, consigliere comunale radicale, che ha presentato una proposta di delibera per un’anagrafe pubblica dei rifiuti. «Contro l’Italia c’è una procedura di infrazione della comunità europea non solo per Malagrotta, ma per lo stato di illegalità in cui si trovano altre discariche della regione — spiega Massimiliano Iervolino, del comitato dei Radicali italiani — Chiediamo alla Regione di intervenire». Lo scorso 16 ottobre, la Regione ha autorizzato l’ampliamento della discarica di Cupinoro, per 450.000 metri cubi, quella dove la capitale adesso getta parte dei suoi rifiuti.
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