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Gabriele Albertini apre ai Radicali. «Sono stato con molto garbo e simpatia contattato sia dal mitico Marco Pannella, uno dei riferimenti della mia vita da giovane per le sue battaglie di civiltà, che da Marco Cappato, che ho conosciuto anche da europarlamentare. Mi hanno fatto una proposta di ospitalità, che sto valutando con i miei collaboratori» ha detto il candidato alla presidenza della Regione. Ma il niet del segretario regionale Udc Christian Campiotti non si fa attendere: «Le discrepanze con i radicali sono incolmabili». E l'ex sindaco fa marcia indietro. Cappato precisa che il partito «aspetta una risposta da Ambrosoli», il candidato del centrosinistra che aveva visot i radicali giorni fa. Dopo il via libera di Sel («è un errore escluderli dalla coalizione») e la precisazione del Pd («non c'è ostilità a prescindere ma si tratta di capire se aderiscono al nostro progetto») Ambrosoli con una nota fa sapere che «la coalizione è favorevole ad un apparentamento» ma il tema dell'Amnistia deve restare a margine, anche nelle diciture formali. Il nodo è il simbolo: i radicali dovrebbero tornare al vecchio.
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