
21/09/10
Il Fatto Quotidiano
L'abbiamo ricordato molte volte: in Italia, per aprire un Internet point, è necessario chiedere l'autorizzazione alla questura, perdere tempo e soldi in burocrazia. Colpa del decreto "antiterrorismo" Pisanu (del 2005, poi disconosciuto dallo stesso ex ministro dell'Interno) che obbliga enti pubblici e privati ad identificare ogni utente che si colleghi a una connessione Internet aperta a tutti.
Ora un partito, l'Italia dei Valori (ci avevano lavorato anche i Radicali) prende di petto questo tema con la disobbedienza civile: "Il 23 ottobre l'Idv lancerà il progetto 'W il WiFi' e aprirà le reti WiFi nelle sedi del partito su tutto il territorio nazionale" ha spiegato Gianfranco Mascia, responsabile informazione web per l'Idv. "Invitiamo tutti i cittadini - ha aggiunto - ad aderire a questa iniziativa in modo da creare una mappa dei luoghi dove sarà possibile navigare liberamente con il WiFi"
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