
«Per essere candidati alle prossime elezioni regionali abbiamo superato una selezione e poi firmato il documento "la voce del movimento" impegnandoci a rimettere ogni sei mesi il nostro mandato in assemblee con i cittadini». Somiglia molto a una lettera di dimissioni in bianco l'impegno chiesto dal Movimento cinque stelle ai suoi candidati, per le elezioni regionali in Sicilia. A rivelare il tutto è Giannina Ciancio, che corre per il movimento di Beppe Grillo nel collegio di Catania. Saranno i cittadini a decidere di sei mesi in sei mesi, in assemblee convocate in ognuna delle province siciliane, se i consiglieri regionali grillini hanno ben operato, e dunque sono meritevoli di restare in Regione, oppure se devono andare a casa lasciando il loro posto ad altri. Oltre alle dimissioni prefirmate, il carnet per i candidati prevede anche un impegno economico: la promessa di versare in beneficienza la parte eccedente i 2500 euro dello stipendio. I candidati di Grillo in Sicilia non hanno avuto nulla da eccepire, anche perché la linea del movimento prevede il contatto diretto tra eletti ed elettori. A porre il problema sono stati invece i radicali, che hanno denunciato l'illegalità della regola. Per Matteo Mecacci, «incostituzionale».
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