
Il 22 luglio, quando venimmo a sapere di quel giovanotto biondo che a Oslo aveva compiuto una strage uccidendo più di 70 persone, ritenemmo che fosse un pazzo. Sono passati quattro mesi, è stato visitato da alcuni psichiatri che lo hanno giudicato non in grado di intendere e volere. Speriamo sia così. Non starà più in carcere ma in manicomio. Sarà cura delle autorità norvegesi e dell'opinione pubblica controllare che il giovanotto dal fucile facile stia veramente in manicomio e ci rimanga. Un tempo si diceva: vita naturaldurante.
© 2011 Il Messaggero. Tutti i diritti riservati