
Concita De Gregorio doveva immaginare che parole come quelle pronunciate sabato scorso all'assemblea nazionale della rete di movimenti "Tilt", non sarebbero passate inosservate. E infatti. Su quelle affermazioni - «Nella campagna per le regionali del Lazio un altissimo dirigente Pd mi disse che il partito voleva perdere» - si è aperto uno scontro tra Partito democratico e radicali, che per le regionali del 2010 in Lazio espressero in Emma Bonino la candidatura alla presidenza, sostenuta anche dal Pd. Un appoggio di facciata, secondo l'ex direttrice de l'Unità, che, citando la conversione con «l'altissimo dirigente», in pratica ha accusato il Pd di aver lasciato, su volontà precisa, la regione a Renata Polverini e quindi a Fini. Immediate le reazioni in casa Pd: «Affermazioni senza fondamento». Il segretario radicale Staderini, invece, dà ragione alla De Gregorio e indica «l'altissimo dirigente» in Giuseppe Fioroni. Il quale, a sua volta, interviene per smentire, bollando come «fantasiose le ricostruzioni» della De Gregorio.
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