
Un milione di profughi, nell'ultimo anno e mezzo, ha lasciato i campi di accoglienza del Darfur per fare rientro nei villaggi di origine. È questo il dato più significativo che emerge dal rapporto di «Italians for Darfur» presentato a ieri Palazzo Madama alla Commissione Diritti Umani del Senato e che evidenzia la totale assenza di infrastrutture e di assistenza sanitaria nelle aree che vanno ripopolandosi. «Le zone interessate dal rientro sono lontane dai luoghi in cui sussistono ancora problemi di sicurezza», ha sottolineato Antonella Napoli, presidente dell'organizzazione promotrice della campagna. Il coordinamento degli aiuti umanitari delle Nazioni Unite ha segnalato che da dicembre a marzo 2011 almeno 80.000 persone sono scappate dalle aree interessate dai combattimenti. Nei campi sfollati rimangono invece i problemi di sempre: insufficiente disponibilità di acqua e di cibo e inadeguate condizioni igienico-sanitarie.
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