
«Dopo 10 anni di berlusconismo, da cui il governo Monti ci sta portando fuori, l'Italia ha bisogno di una svolta a sinistra al governo del Paese, per dare più dignità al lavoro, ridurre le diseguaglianze sociali, avere un progetto di crescita. La svolta a sinistra servirà anche per l'Europa: per la crisi greca serviva più solidarietà, senza massacrare i cittadini». Lo ha detto ieri sera il presidente del Copasir, Massimo D'Alema, ospite alla trasmissione Che tempo che fa. Per D'Alema l'esecutivo guidato da Monti deve durare fino al 2013 («Nessuna persona ragionevole può pensare di buttare giù il governo»), poi governerà chi vincerà le elezioni. E prima del 2013 c'è bisogno di una riforma della legge elettorale e di una riduzione del numero dei parlamentari: «Il sistema maggioritario dev'essere corretto. Per vincere, si sono finora creati carrozzoni non in grado di governare». Sullo strumento delle primarie, l'ex presidente del Consiglio afferma: «Sono una invenzione positiva, ma servono regole chiare. Negli Stati Uniti, dove le primarie sono state inventate, per partecipare bisogna essere iscritti alle liste del partito. Non vota il primo che passa».
© 2012 Corriere della Sera. Tutti i diritti riservati