
«La decisione di Berlusconi non lascia indifferenti né lascia il Pdl così com’era prima, ma comporta delle decisioni conseguenti». Ne è convinto Guido Crosetto, sulla carta fra i candidati alle primarie del Pdl, che questa mattina a ‘Omnibus’ su La7 ha commentato il preannuncio notturno di Silvio Berlusconi della sua probabile ricandidatura a Premier.
«Sicuramente ci saranno berlusconiani contenti decisi ad andare avanti così – ha affermato Crosetto sulle conseguenze nel Pdl – ma anche altri che dopo ieri sera probabilmente prenderanno un’altra strada», sottolineando che «in politica le decisioni non si prendono mai da soli». Secondo l’esponente del Pdl, un centrodestra guidato dall’ex premier oggi «ha solo aspetti negativi per Berlusconi, perché tornare sotto i riflettori in una battaglia elettorale lo espone, come ha avuto esempio in questi anni, a dei rischi enormi: immaginate una battaglia che ricorda che è stato condannato, in cui si parla dei processi… insomma se lui facesse un ragionamento egoistico e personale direbbe che non si ricandida» .
«Il problema è che Berlusconi – ha concluso Crosetto- continua a pensare di essere l’unica persona in grado di coalizzare un certo consenso e mettere insieme alcune forze politiche in uno scenario in cui la legge elettorale sarà probabilmente il Porcellum e si scontreranno quindi coalizioni non partiti. Lui di questo è convinto e gli è stato dato anche motivo per convincersene».
A un certo punto – incalzato da domande su Berlusconi e sul futuro del suo partito – ha deciso di lasciare gli studi di La7 dove era ospite della trasmissione.
«Scusatemi – ha sottolineato ai giornalisti che lo intervistavano- vi ringrazio dell’invito, ma me ne vado, non me la sento di continuare: siccome ho l’abitudine di dire tutto quello che penso e di dirlo magari anche in modo spiacevole, ritengo che sia giusto per me fare una riflessione, anche con altre persone, perché io mi sono stufato, mi sono rotto, ma voglio che questa cosa molto personale diventi anche un dato politico. Preferisco alzarmi perché non ho più niente da dire sul tema e non voglio continuare a parlare del vuoto».
«È una giornata di scelte importanti – ha proseguito Crosetto – che non si fanno di mattina alle 8.30 dopo quello che è successo ieri, che ha una rilevanza fondamentale: è finito il tempo in cui si possono servire due padroni, o si sta da una parte o si sta dall’altra. Io ho deciso dove stare e vorrei farlo con alcuni colleghi perché abbia un significato politico e non è giusto che abusi della mia presenza qua oggi» – dice. E senza nascondere la commozione, afferma: «Sembrano gesti banali ma coinvolgono la vita di una persona: quando una persona dedica 10 anni a un progetto e a un’idea queste non sono scelte facili. Da casa possono sembrare cose che si fanno con la bacchetta ma c’è gente come me che ha sacrificato una parte della sue vita, non tutti ci hanno guadagnato… io guadagnavo molto di più facendo altre cose. Per me questi 10 anni sono stati importanti e la scelta di oggi mi interroga umanamente, va fatta, non è giusto che la faccia in televisione ed è giusto che ci rifletta».
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