
La crisi economica si fa sentire anche per i partiti. Andando nel dettaglio, per quel che riguarda il Pd ha chiuso l'anno con un avanzo di 3.237.165,77 e "zero debiti". Il tesoriere Antonio Misiani ha spiegato che i rimborsi dello Stato a vario titolo hanno sfiorato i 57mln. I democratici hanno a bilancio, tra le voci più pesanti, quella dei contributi alle organizzazioni locali (oltre 14mln tra cui, curiosità, 630mila euro alla lista Pannella), le spese per i dipendenti (12.820.236,13) e quelle elettorali, di propaganda e comunicazione a (oltre 16mln).
In avanzo anche il bilancio del Pdl (475.340 euro). Ma a fare la differenza nei conti del Popolo della libertà è soprattutto il taglio di circa un milione della fidejussione che Silvio Berlusconi ha sempre assicurato al partito, passata da 5.366.096 del 2010 ai 4.064.996 del 2011. Avanzo, anche se minimo, per Sel: 14.199 euro. Il partito di Nichi Vendola si segnala per il sostanziale equilibrio tra contribuzioni e finanziamento: la prima voce ammonta a circa 746.000 euro (con un aumento rispetto al 2010 di circa 49.000 euro), sostanzialmente alla pari con i rimborsi elettorali (763.620 euro).
Ma il documento contabile di FI è interessante perché è anche il più esplicito sull'effetto dei tagli ai rimborsi. La quota del 2008 è stata infatti "ceduta pro soluto dal Pdl a un istituto bancario. Pertanto, il Pdl dovrebbe restituire all'istituto concessionario un importo che si stima in oltre 20mln di euro. La Lega ha chiuso il 2012, con un avanzo importante: 6.576.776,76.
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