
Con un solo voto di differenza (11 a 10) e il «sì» determinante dei leghisti Paolini e Follegot, la giunta per le autorizzazioni della Camera ha detto sì ieri all'arresto di Nicola Cosentino, il coordinatore campano del Pdl accusato di essere il referente politico dei Casalesi. La decisione, che domani dovrà passare il vaglio dell'Aula per diventare definitiva, spacca il centro destra e segna un solco ancora più profondo tra Pd e pannelliani visto che il radicale Maurizio Turco vota, insieme al Pdl, contro le manette per l'ex sottosegretario. Berlusconi profondamente irritato con il Carroccio per la decisione presa nel vertice di lunedì a Via Bellerio di dire «sì» all'arresto preventivo di Cosentino. E sarebbe da qualche giorno in stretto contatto con il «suo» deputato assicurandogli tutto il suo impegno per «salvarlo». «Colpiscono lui - avrebbe ammesso l'ex premier - perché in realtà vogliono colpire me».
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