
14/09/10
La Discussione
A sinistra della sinistra c'è un "tesoretto" elettorale valutabile attorno al cinque per cento, che potrebbe rendere ancora più difficile un successo elettorale del Nuovo Ulivo, il progetto antiberlusconiano portato avanti dal segretario del Pd Bersani. Si tratta di un'area non soltanto comunista, che guarda oltre l'alleanza democratica che dovrebbe raccogliere Pd, Di Pietro, Vendola, Ferrero, radicali, socialisti, Verdi e guardare anche a Casini. È un'area composita a partire dal MoVimento 5 stelle di Beppe Grillo, che nei sondaggi è dato al 3,6 per cento, ma che già nelle ultime regionali dove si è presentato ha dato non poco fastidio anche al Pd, a partire dal Piemonte. Grillo ha saputo rappresentare un elettorato in libera uscita dalle organizzazioni della sinistra, parte dei movimenti diffusi nel paese come il NoTav o quello per l'acqua pubblica e cavalca il rifiuto della politica, in sintonia con la crisi delle ideologie e gli arretramenti significativi avuti dal movimento operaio in seguito alla globalizzazione. Oltre ai grillini ci sono anche le formazioni trotzkiste di Sinistra critica (0,46 per cento alle politiche del 2008), dell'ex senatore ribelle al governo Prodi, Franco Turigliatto, e il Partito comunista dei lavoratori (0,57 alle politiche e 0,54 alle ultime europee) di Marco Ferrando.
Circa lo 0,33 per cento ottenne alle politiche la lista "Per il,bene comune", mentre altre organizzazioni trotzkiste come la Rete dei comunisti si stanno mettendo in movimento al pari di Sinistra popolare, promossa dell'ex parlamentare ed esponente Pdci, Marco Rizzo, che terrà il suo primo congresso nazionale il 6 e 7 novembre. Flavia D'Angeli, portavoce di Sinistra critica ed ex candidata premier, spiega al ilMegafonoquotidiano.it: «Vogliamo una sinistra di classe in grado di rappresentare un'altra opzione rispetto al Pd e al centrosinistra» e propone quattro coordinate per costruire una simile prospettiva: «l'esternità dalla coalizione "democratica a egemonia Pd; un programma radicale di uscita dalla crisi; una soluzione politica innovativa e priva di residualismo; la capacità di attrazione di movimenti sociali».
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