
Non saranno ripristinate le funzioni notarili prima assegnate ai consoli. Lo ha confermato il sottosegretario degli Esteri, Staffan De Mistura, rispondendo la settimana scorsa a un'interrogazione del deputato Franco Narducci (Pd), che lamentava i disagi creati dalla novità introdotta dal 1° gennaio. Da quella data, infatti, le funzioni notarili non sono più esercitate negli uffici consolari di Austria, Belgio, Francia, Germania e Lettonia. Ci si deve, dunque, rivolgere ai notai locali.
Per Narducci questo rappresenta un problema (il notaio locale non conosce la normativa italiana) e un aggravio di spese (parcella del professionista, costo della traduzione e dichiarazione di conformità di quest'ultima).
De Mistura ha sottolineato che anche gli altri Paesi si stanno muovendo nella medesima direzione (la Francia ha abolito dal 2005 le funzioni notarili dei consoli nei Paesi Ue). Ha poi spiegato che è possibile utilizzare direttamente in Italia un atto notarile proveniente da quei Paesi, senza certificazione di secondo grado. Inoltre, le funzioni notarili non sono scomparse del tutto: Bifronte all'impossibilità di rivolgersi a un notaio o a casi di necessità e urgenza, i consoli possono continuare a fare i notai.
© 2012 Il Sole 24 Ore. Tutti i diritti riservati