
Sabato scorso, nel corteo del Pdl che dopo aver sfilato in via Appia Nuova si apprestava a fare ingresso dentro piazza San Giovanni è comparso uno striscione. C'era scritto: «Tarocchi d'Italia». Sopra, quattro carte da gioco con altrettanti fotomontaggi. Il matto-Antonio Di Pietro, la morte-Emma Bonino, la giustizia-Paolo Borsellino, il giudizio-il popolo. Lo striscione era tenuto dai ragazzi della Giovane Italia, l'organizzazione giovanile del Pdl in cui sono confluiti anche i militanti di Azione giovani, gli ex ragazzi di An noti per l'alto tasso di creatività.
Stavolta, però, ci sembra che la loro fantasia sia scivolata nel cattivo gusto. Davvero potevano risparmiarsi di infilare il volto di un personaggio come il giudice Borsellino, assassinato dalla mafia, nella comprensibile carnevalata polemica di un corteo.
«In realtà - spiega Giorgia Meloni, ministro, ex gran capo di Azione giovani, ora presidente di Giovane Italia, sabato alla guida di quel corteo - lo striscione proponeva esattamente il gioco dei Tarocchi. Dove, appunto, ci sono carte brutte e carte belle».
Ma Borsellino è l'immagine di un eroe. «E allora?».
Lo ammetta: ai ragazzi l'ironia è un po' sfuggita di mano. «No, assolutamente. Perché Borsellino per noi è una carta stupenda».
Anche su Facebook, la vostra trovata è stata piuttosto criticata. «Ripeto: consideriamo Borsellino un magnifico rappresentante della Giustizia. Poi, se si vuole strumentalizzare uno striscione...» .
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