
In omaggio ai suoi 12 anni di attività come dirigente sindacale Emanuele Macaluso ha voluto firmare il suo primo editoriale da direttore del Riformista il 1° maggio.
Dopo trent'anni, da quando dirigeva L'Unità nella storica sede romana di via dei Taurini, l'ottantasettenne esponente della corrente 'migliorista' dell'ex Pci, è quindi ritornato alla guida di un giornale con l'obiettivo di dare una definitiva sterzata riformista alla sinistra italiana. Per realizzare questa ambizione avrà al fianco Gianni Cervetti - 78 anni, storico dirigente comunista 'migliorista' milanese - nominato il 29 aprile presidente della Edizioni Riformiste società cooperativa, editrice del quotidiano rilevato all'inizio di aprile dalla Tosinvest, e Marcello Del Bosco, 65 anni, nuovo condirettore che ha alle spalle una lunga esperienza di condirezione dell'Unità e una lunga serie di direzioni in Rai (vedi pag. 24). Inoltre, Macaluso potrà contare sull'appoggio ideale del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, suo amico di lunga data, che gli ha inviato i suoi auguri per la nuova impresa.
Un'esperienza che Macaluso ha affrontato con grande energia e decisione, facendo in pratica tabula rasa delle precedenti gestioni. Infatti, hanno lasciato Il Riformista l'ex direttore ad interim Stefano Cappellini e una serie di firme come quelle di Peppino Calderola (che si è visto sostituire nella sua rubrica 'Mambo' dall'ex direttore di Radio Radicale Massimo Bordin), Lucetta Scaraffia, Alessandro Campi, Tonia Mastrobuoni.
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