
11/04/11
Il sole 24 ore
Cominciamo dalle buone notizie: la cedolare secca sugli affitti è operativa. Le Entrate hanno preparato il provvedimento attuativo a tempo di record (è uscito il 7 aprile) e i proprietari di casa ora possono decidere con calma se optare per la "tassa piatta" al 21% (19% sui canoni concordati). La cedolare, però, è già accompagnata da diversi dubbi, e dalla sensazione che l'iter avrebbe potuto essere più semplice. Sarà fonte di discussioni la necessità di rinunciare «alla facoltà di chiedere l'aggiornamento del canone». Niente adeguamento Istat, dunque. Ma che fare degli aggiornamenti applicati da gennaio 2011 e già intascati dal proprietario? Altro punto critico, gli acconti: per i contratti in essere vanno versati entro il 16 giugno e sono pari all'85% dell'imposta sostitutiva. Ma dovranno essere coordinati con le prossime dichiarazioni dei redditi, per evitare di pagare anche l'acconto dell'Irpef "classica" parametrato sul canone incassato nel 2010. Per chi fa Unico, il problema si supera con il fatto che il contribuente deve liquidare le proprie imposte. Per chi fa il 730, invece, serve un po' di attenzione in più nella compilazione del modello. Con un ultimo dettaglio: il reddito soggetto alla cedolare va comunque conteggiato per il calcolo dell'Isee e, in generale, per le detrazioni, le deduzioni e tutti i benefici non tributari legati al reddito. Meglio non dimenticarlo.
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