
L'ex deputato Elio Veltri e il suo movimento "Democrazia e legalità" hanno chiesto ai magistrati che indagano sul caso Lusi-Margherita di essere informati in caso di archiviazione annunciando di volersi costituire parte civile in giudizio. A rivelarlo è stato lo stesso Veltri durante una conferenza stampa tenuta ieri mattina alla Camera. «Ma non ci sono solo i casi Lusi e Lega - ha attaccato Veltri -, non finisce lì. Ci sono documenti ufficiali a provarlo». Veltri ha anche spiegato di aver presentato un esposto alla Procura di Roma nei confronti di un deputato «che in una trasmissione televisiva ha detto di aver dato 1.500 curo dei fondi per il portaborse al partito, depositando il resto nel proprio conto». A questo proprosito Veltri ha citato la delibera 214 del 2000 dell'Ufficio di presidenza della Camera che «prevede che quei fondi non possano essere dati dal deputato al coniuge, a conviventi o a parenti o affini fino al quarto grado. Se quel deputato ha preso i soldi ha violato quella delibera per cui chiedo di indagare. Invierò una lettera i presidenti delle Camere - ha concluso Veltri - per informargli e per chiedere se non ritengano di avviare un'indagine sia pure per campione per vedere come si spendono i soldi dei partiti». Presente alla conferenza stampa era anche il deputato dei radicali Maurizio Turco che ha lanciato una proposta: deve essere pubblico il dibattito in commissione Affari costituzionali della Camera sulla trasparenza dei partiti. «Solo così consentiremo tempi congrui e quindi la possibilità di fare approdare il provvedimento in aula entro fine maggio. Su un tema importante come questo la sede legislativa è anticostituzionale e non esiste politicamente. Assicuriamo che l'esame in commissione si concluda entro venerdì a condizione che il dibattito sia veramente pubblico. Con la diretta televisiva la gente potrà conoscere le posizioni di tutti».
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