
La Lega torna all'attacco di Alemanno. Questa volta a dare fuoco alla miccia è il deputato pavese Raffaele Volpi: «Credo sia stato uno sbaglio candidare Alemanno a sindaco di Roma, non ne aveva voglia e lo dimostra ogni giorno cercandosi uno spazio sulla scena nazionale parlando sempre male della Lega». Secondo il parlamentare, l'uomo del Campidoglio «evidentemente si sentiva un leader nazionale e il posto di primo cittadino gli sta stretto. Sarebbe troppo lungo l'elenco delle cose che potrebbe e dovrebbe fare per la sua città dove, purtroppo, anche molti cittadini di centrodestra si dichiarano ormai palesemente pentiti di aver votato uno che vuole occuparsi di tutto meno che dei problemi di Roma». Il cattivo sangue con il sindaco della Capitale ha origini antiche. Ma è stato rinfocolato da alcuni episodi specifici. Il Carroccio non gli ha mai perdonato il tentativo di far svolgere un Gran premio automobilistico a Roma, che sarebbe stato concorrente di quello di Monza. Ma Alemanno è anche uno dei più convinti nemici del trasferimento di alcune sedi ministeriali al Nord, oltre ad aver sostenuto a chiare lettere che la sconfitta alle ultime amministrative è stata colpa del Carroccio. Chi coglie la palla al balzo è il segretario del Pd romano, Marco Miccoli: «Il fallimento di Alemanno è sotto gli occhi di tutti i cittadini romani, ma ormai anche gli alleati come dimostrano le parole del deputato Volpi - che lo hanno candidato tre anni fa certificano che Alemanno è il peggior sindaco che Roma abbia mai avuto».
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