
I RADICALI trovano anche in Piemonte due alleati per i loro referendum: il Pdl sottoscriverà sei dei dodici quesiti. Quattro ne firmerà la Lega. Ieri il governatore Roberto Cota e il coordinatore regionale Enrico Costa si sono stretti la mano in segno di alleanza al bar Norman. «Sono favorevole all’istituto del referendum - ha sottolineato il presidente leghista - e ai radicali riconosco il merito di avere fatto tante battaglie politiche con serietà e determinazione». Il Pdl è impegnato su tutte le sei proposte del "pacchetto giustizia" con posizioni diversificate sull’ergastolo; la Lega si ferma a tre (separazione delle carriere di giudici e pm, no ai magistrati fuori ruolo, responsabilità civile per le toghe) ma sposa anche la campagna per l’abolizione del finanziamento unico ai partiti. Il tesoriere dei radicali Maurizio Turco ha esortato i nuovi compagni di strada ad evitare "l’uso strumentale della campagna referendaria". «I referendum - ha detto - non sono un elemento di lotta politica, ma una battaglia per la legalità e la giustizia. E la giustizia non riguarda un cittadino solo ma tutti». La scadenza è il 30 settembre ma entro il 15 si devono contare le adesioni. Si può firmare in tutti i Comuni.
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