
Dopo tre anni di attesa, da quando cioè si sono tenute le elezioni comunali del 2011, erano finalmente state emesse a inizio anno un decimo delle ordinanze di ingiunzione per l’affissione di manifesti abusivi durante la campagna. I primi politici «colpiti»? Il sindaco Giuliano Pisapia con 159 ordinanze, il consigliere Manfredi Palmeri e Edoardo Croci, ex assessore della giunta Moratti. Ma a causa di errori nella notifica, le ingiunzioni sono state annullate l’8 aprile, come riferisce il radicale Marco Cappato che aveva chiesto conto della situazione.
«Mi scrive l’assessore Marco Granelli – spiega – che "vista la numerosità dei verbali, degli scritti difensivi e osservazioni presentate, si presume che il lavoro necessario alla verifica dei verbali e all’emissione di nuove ingiunzioni, laddove necessario, comporti un tempo di circa 120 giorni da quando è iniziato il lavoro di esame». Gli incassi delle multe «verranno imputati al bilancio dell’anno relativo alla data di emissione, quindi presumibilmente nel 2014».
Dunque fa i conti Cappato «intorno a ferragosto forse sarà compiuto il lavoro necessario. Se fosse così, il Comune si avvicinerebbe in modo sempre più preoccupante ai 5 anni previsti perla prescrizione». I verbali 2011 sono ben 4.890, pari a i 7-8milioni di euro. «Sono ritardi intollerabili - attacca - non collaborerò al numero legale sul Bilancio se i soldi non saranno nella manovra 2014. Non si possono chiedere soldi ai cittadini se non si fa tutto il possibile per riscuoterli da partiti che hanno violato la legge».
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