
Quei biglietti gratis per partite e concerti proprio non li vuole. E così ogni settimana li redistribuisce, con una riffa su Facebook che è ormai un appuntamento fisso per tanti milanesi. Di certo grati a Marco Cappato, consigliere comunale per i Radicali a Milano, allergico ai privilegi da casta. Compresi i due tagliandi gratuiti per ogni evento nello stadio di San Siro, che spettano in automatico a ciascuno dei 48 consiglieri in Comune, agli assessori, al sindaco, al presidente del Consiglio Provinciale e ai presidenti dei Consigli di zona. "Di fatto, una buona metà dei 320 biglietti a cui il Comune ha diritto, in base a una convenzione con la società di gestione dell'impianto" spiega lo stesso Cappato. Che aggiunge: "L'altra metà dei tagliandi viene distribuita senza criteri precisi. E non esiste neppure un elenco di chi li riceve". Tutt'altro che dettagli, in una storia che per Cappato inizia la scorsa primavera.
"La prima comunicazione ufficiale che ho ricevuto dal Comune, una volta eletto - dice - è stata la lettera con cui mi venivano mandati due biglietti per l'Aida Kolossal. Poco dopo è stata la volta dei tagliandi per i quattro concerti milanesi di Vasco Rossi. Per ognuna delle date, avevo diritto a due biglietti". Otto in totale. Troppi, anzi troppo, per Cappato. Che ha risposto con una lotteria pubblica, ripresa anche da Radio Radicale, in cui ha messo in palio i biglietti. Era il giugno scorso. Un paio di mesi dopo, è ripreso il campionato. E Cappato ha dato il via alla lotteria settimanale su Facebook. Si mandano i dati personali, telefono compreso, e si entra nel ballottaggio per i due tagliandi del consigliere radicale. Iniziativa popolare, e rumorosa. Cappato ribadisce: "Io vado avanti, perché chiedo il taglio dei biglietti e, soprattutto, trasparenza. Innanzitutto sui criteri di assegnazione dell'altra metà dei tagliandi. Ufficialmente, vengono distribuiti dal cerimoniale del sindaco ad associazioni e comitati che ne fanno richiesta e a dirigenti comunali. Ma della procedura per assegnarli non si sa nulla, né si sa esattamente a chi vanno". La scorsa settimana, il consigliere ha presentato un'interrogazione in Comune per avere chiarimenti.
Nell'attesa, riconosce: "La nuova giunta ha trovato una situazione pregressa da anni, ora devono decidere che criteri adottare". Ma a Pisapia ne ha mai parlato? Cappato spiega: "No, ho preferito sollevare il problema pubblicamente. Va detto che il sindaco ha già preso la lodevole iniziativa di tagliare i biglietti gratis per la Scala". Niente più tagliandi gratuiti per assessori, capigruppo e ufficio di presidenza, e basta anche con il tradizionale banchetto offerto da Palazzo Marino.
Ora Cappato aspetta altre buone novità. Intanto, fornisce altri dettagli: "So che in occasione delle partite più importanti i biglietti vanno anche a parlamentari". Dal Comune invece spiegano che la convenzione per i biglietti è in vigore da 15 anni, e che "grande parte" dei tagliandi va ad associazioni di bambini che giocano a calcio, al personale di San Vittore e ad altri enti che ne fanno richiesta. "E comunque ricordano - da quando è stato eletto sindaco Pisapia non è mai andato allo stadio".
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