
Sarebbero 17 le strutture ricettive di proprietà della Chiesa cattolica che a Milano si dichiarano esenti dal pagamento dell'Ici. Altri 23 immobili invece non pagano né fanno dichiarazione. L'elenco è stato reso noto dal consigliere comunale radicale Marco Cappato «sulla base delle informazioni fornite su mia richiesta dall'amministrazione comunale». «Negli anni 2009/2010 - ricorda il consigliere - il Comune aveva dato incaricato alla società affidatala del servizio di recupero Ici/Tarsu di controllare i circa mille immobili classificati nella categoria B (convitti, collegi, case di cura, scuole) per verificare la sussistenza del diritto all'esenzione». Nell'elenco delle strutture esenti dall'Ici figurano un immobile della Casa del clero Domus mater eccleasiae, due immobili del Centro salesiano Paolo VI (che ne avrebbe altri 11 non esenti), diversi pensionati come il femminile Madre Cabrini, Figlie di Sant'Angela Merici, Maria Immacolata, i pensionati universitari Acisjf e Bertone, la residenza Santa Marcellina, le Suore orsoline della Sacra famiglia. «La legge vigente - commenta Cappato - esenta dal pagamento dell'imposta sugli immobili chi affitta una camera per "fini d'istituto", ad esempio agli studenti. In realtà, come documentato dalle nostre video inchieste, in numerose di queste strutture si affittano camere anche a turisti e lavoratori. E ciò nonostante non pagano l'Ici».
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