
Cinque anni fa moriva, aiutato da un medico, Piergiorgio Welby. In una lettera-appello, aveva chiesto a Napolitano di poter «staccare la spina» e porre fine ad una sofferenza senza orizzonti di recupero. Gli italiani furono costretti a confrontarsi seriamente con questioni come la morte e la vita. Il caso Welby, per alcune settimane, fu ospitato nei titoli di testa del Tg1 di allora (non a guida Minzolini). Welby vinse la sua battaglia per il diritto «ad una morte opportuna». Gli negarono i funerali religiosi. In 5 anni non è cambiato nulla, una legge sul biotestamento ancora non c'è. Per ricordare «Il Capitano», le associazioni radicali Piero Welby e Luca Coscioni presenteranno oggi, nella sala stampa della Camera dei Deputati, il progetto artistico «Ora sulla mia vita decido io».
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