
È cominciato ieri per essere aggiornato subito al prossimo 27 aprile il processo sui presunti abusi edilizi compiuti in alcune strutture sportive in vista dei Mondiali di nuoto di Roma del 2009. Il giudice Maria Luisa Paolicelli, dovrà giudicare 33 persone tra i quali Angelo Balducci (l'ex presidente del consiglio superiore dei lavori pubblici, già finito al centro dell'indagine sulla cosiddetta "cricca") e Claudio Rinaldi. I due si sono susseguiti nel rivestire la carica di Commissario straordinario per i Mondiali di nuoto 2009. Ma tra gli indagati figurano anche Giovanni Malagò, presidente del comitato organizzatore dei Mondiali e presidente del Circolo Acquaniene (la sua iscrizione nel registro degli indagati è relativa a questa seconda qualifica), Simone Rossetti, gestore del Salaria Sport Village e l'architetto Angelo Zampolini. A tutti sono contestate dal pm Sergio Colaiocco ipotesi di abusivismo edilizio. Per la prossima udienza, fissata il 27 aprile, è previsto l'esame delle costituzioni di parte civile (previste tra gli altri Wwf e Radicali italiani) e quello di liste testi e fonti di prova. Ieri in aula non erano presenti i legali del Comune di Roma. In merito a questa assenza il segretario dei Radicali Italiani, Mario Staderini, ha attaccato il sindaco di Roma, Gianni Alemanno. "Ancora una volta il sindaco non presentandosi in udienza e non chiedendo di costituirsi parte civile per il Campidoglio ha scelto di stare dalla parte dei potenti che sono imputati e delle cricche anziché dalla parte della legalità e dei romani". Lo stesso Alemanno, d'altronde, interrogato dai pm nelle scorse settimane, avrebbe provato a giustificare il Comune di Roma, affermando di ritenere "opportuno e utile" avere degli impianti sportivi: "Non avendo noi le risorse per costruirli in proprio", avrebbe spiegato il sindaco, si sarebbe deciso di "avvalerci di concessioni con i privati".
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