
Il deputato del PRI Francesco Nucara è tornato a intervenire sulla vicenda dei treni, quelli che potrebbero essere anche imbottiti di amianto. E il dirigente della Cgil, Francesco Alì ha chiesto dei chiarimenti. Visto che le Fs non hanno dato una risposta sufficiente, Nucara ha ripreso la questione: "L'allarme, o comunque il dubbio di cui mi sono reso portatore, fa seguito ad una lunga interrogazione parlamentare al Ministro dei Trasporti Passera. Da rappresentante delle Istituzioni aspetto che il Ministro mi risponda su un problema: i trasporti di persone e merci in Calabria che riguardano tutte le infrastrutture".
Che cosa chiede Nucara: "Regione, Provincia e Comuni dovrebbero intentare una causa di class-action, chiedendo i danni al Governo. Troverebbero il PRI sicuramente al loro fianco. Veniamo al tema centrale del quale, vista la supponenza del sign. Mauro Moretti, mi occuperò con atto di sindacato ispettivo, rivolgendomi, questa volta, al Ministro dell'Ambiente. A Francesco Alì, di cui sono un ex collega essendo stato dirigente sindacale della Uil, dico con franchezza che non posso essere soddisfatto delle giustificazioni dell'Ufficio Stampa di Trenitalia. Non può essere diversamente".
Nucara ha rincarato la dose dicendo: "Voglio solo ricordare che, a seguito di un articolo de 'La Repubblica' del 27 luglio 2009, dal titolo 'Milano, treni all'amianto abbandonati in periferia', fu presentata un'interrogazione sull'argomento dagli amici radicali, a prima firma l'on. Farina Coscioni. A detta interrogazione così rispondeva l'allora Ministro Matteoli: 'Soltanto una parte di carrozze e di locomotori potrebbero presentare componenti di bordo con particolari manufatti contenenti amianto in 'matrice compatta'....". Pare evidente che a Milano il problema ancora sussiste. Potrei dedurre che se sussiste a Milano non c'è proprio nessuna ragione per non pensare che possa sussistere per i treni che viaggiano verso il Sud. Lo stesso problema, con dovizia di particolari, fu posto dall'Associazione 'Europa dei Diritti'".
Nucara ha aggiunto: "La Commissione Governativa, istituita per affrontare il problema, nella sua relazione finale sosteneva tra l'altro: 'Soltanto dal 1983 è stato avviato un piano organico di attrezzature degli impianti e di bonifica sistematica dei rotabili coibentali, dopo una fase conoscitiva e sperimentale iniziata nel 1978-79. La Commissione ricorda con rammarico che l'accennato ritardo era comune a buona parte della realtà industriale dell'epoca"'.
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