
Gli uomini del secolo breve, quelli che giustizia la interpretavano come lotta di classe (i
fondatori di Magistratura democratica, i Nello Rossi, i Violante, i D`Ambrosio, i Bruti Liberati), stanno lasciando intendere, nelle interviste in cui segnalano l'emergere di una stagione molto difficile per l'Anm, che con i De Magistris e i Nicastro la battaglia politica non va da nessuna parte e la magistratura si squalifica da sé. Stranamente, invece, sembra che illustri circoli della maggioranza (dicono, l`anima giustizialista della Lega e i cosiddetti finiani), davanti a un capo dello Stato che pare non essere ben disposto a controfirmare una legge ad hoc, non saprebbero come sostenere una battaglia costituzionale e civile contro la barbarie delle intercettazioni usate come pubblica gogna. Ma insomma, quanto coraggio ci vuole per pannellizzarsi un pò e distinguere ciò che occorre dare al Cesare giudiziario (tutte le cimici che vuole per le indagini) da ciò che non si deve affatto consentire al dio dell`informazione perché non previsto dalla Costituzione? Tirino fuori gli attributi e seguano Silvio Berlusconi questi che talora sembrano una scolaresca in gita a Roma piuttosto che una classe dirigente.
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