Briguglio, ora che Fli è opposizione mira al posto di D’Alema al Copasir

Futuro e libertà ora è ufficialmente, un partito d’opposizione, e così il Pd Massimo D’Alema deve temere per la sua poltrona di presidente del Copasir. Ma pure Sergio Zavoli rischia di non guidare più la commissione parlamentare di vigilanza sulla Rai. Già, perché il finiano Carmelo Briguglio si è appena dimesso dalla vicepresidenza del comitato parlamentare per la sicurezza della repubblica in quanto il suo ingresso era nato dalla qualità di «rappresentante della maggioranza», e più di un fedelissimo del presidente della Camera dei deputati vuole proprio per un membro di Fli il posto ora occupato da D’Alema. La carica di numero uno della commissione spetta di diritto a un componente estraneo alla maggioranza: e il primo dicembre Briguglio aveva detto che «Fli non è all’opposizione e ha contribuito all’approvazione del decreto Gelmini. Se poi il 14 dicembre verrà approvata la mozione di sfiducia sarà travolta tutta la composizione del comitato». In ballo c’è la richiesta di ascoltare il presidente del consiglio Silvio Berlusconi, avanzata dopo il caso Ruby e la pubblicazione dei file di Wikileaks. Le dimissioni di Briguglio costituiscono il prologo di una battaglia che porterà i finiani a chiedere non solo la sedia attualmente occupata da D’Alema, ma anche quella dell’ex numero uno della Rai Zavoli. A quanto trapela dal gruppo dei futuristi, saranno trattative durissime quelle dei finiani, che per avere il Copasir ingaggeranno a palazzo San Macuto una battaglia senza esclusione di colpi: tutte le cariche dette di garanzia ora hanno un pretendente in più, Fli, rischiando di far definitivamente saltare in aria i fragilissimi patti esistenti tra il Partito democratico, l’Italia dei valori e i radicali di Marco Pannella. Nella commissione di vigilanza Rai, poi, il Pd è già stato scottato dall’esperienza della presidenza «a sorpresa» di Riccardo Villari, oltre che dall’intelligenza politica esibita da parte del radicale Marco Beltrandi. E così a Montecitorio si dice che chi avrà da guadagnare da questa lotta sarà solo il Pdl di Berlusconi...