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«Caro professore, lei è abilissimo e chi le parla è un avvocato di campagna. Ma risponda: l'amministrazione Passera di Intesa Sanpaolo è stata condizionata, oppure no, dalle fondazioni? Qui non c'è da commentare, qui c'è da rispondere: sì o no». Si chiude così e, anzi, resta aperto il confronto tra il presidente della Cariplo e dell'Acri, Giuseppe Guzzetti da Turate (Como), classe 1934, e il professore a Chigago, il bocconiano Luigi Zingales, 49 anni, lo scorso febbraio. L'autore di «Salvare il capitalismo dai capitalisti» ha firmato insieme a Roberto Perotti un editoriale su Il Sole 24 Ore in tema di fondazioni portatrici di gestione «clientelare e inefficiente» e per di più «ammantata di rispettabilità». Parole che non sono andate giù al numero uno della Cariplo arrivato di persona nella piccola stazione radiofonica un po' anni 70 che ospita le trasmissioni di Radio Radicale a Milano e dov'è in programma il collegamento con Zingales. Guzzetti indossa la cuffia e agguanta il microfono: via al confronto. Dall'altra parte dell'oceano, l'economista è sulle prime un po' sorpreso, poi parte all'attacco. -«Sono scandalizzato dalla Curia che riceve i soldi dalla fondazione e partecipa alle nomine», dice tra le altre cose Zingales. La legge Ciampi sulle fondazioni andrebbe cambiata «perché i soldi dei cittadini siano gestiti meglio e le banche siano gestite secondo criteri non politici» insiste, incalzando Guzzetti sull'influenza e il sistema di potere in banca: «Lei la nomina di Cucchiani avrebbe dovuto saperla dai giornali!». «Lei è in America, ma noi non abbiamo mica l'anello al naso!» sbotta Guzzetti che sull'ultima contestazione, quella del salvataggio Alitalia replica: «La politica ha pesato in questa vicenda? Bene, se la prenda con la politica e non con le fondazioni».
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