
"E va bene, forse ho esagerato. In Val Padana il petrolio non c’è. Però c’è il metano e vedrete che sarà quasi uguale". Così si giustificava Enrico Mattei, interpretato da uno strepitoso Volonté nel noto film di Rosi.
Allora nacque l’Eni e per un po’ continuò a voler cercare l’oro nero in Italia, soprattutto in Sicilia, dove però c’erano già le compagnie americane, difese da don Sturzo. L’arcigno prete di Caltagirone era tornato dall’esilio statunitense convertito al sistema uninominale ma anche munito di solidi rapporti con le "sette sorelle".
Fu partita durissima anche se petrolio, praticamente,non se ne trovò. Oggi le trivelle che pompano l’oro nero godono di assai minore popolarità. In Basilicata ne hanno trovato un bel po’ ma molti lucani l’hanno considerato un attentato alla salute pubblica. Il petrolio è superato, assicura Realacci, molto meglio i rigassificatori. Te li raccomando pure quelli, replicano gli ambientalisti più ambientalisti del deputato del Pd.
Una cosa è certa: la prima partita in merito si giocherà ancora in Sicilia, a Siracusa, nel cui mare si vuole rendere operativi sia una piattaforma per il petrolio sia un rigassificatore. Partita durissima, va da sé.
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