
Crescono gli articoli per lunghezza e autorevolezza di chi li scrive, si ripetono i titoli del Fatto e le dichiarazioni roboanti di Di Pietro. Ma l'affare si sgonfia. Il "giallo del Quirinale" si fissa nei seguenti termini: Mancino si lamenta con D'Ambrosio che lo indirizza dal procuratore nazionale antimafia il quale lo ascolta educatamente e non fa nulla. Né i magistrati palermitani lamentano interferenze. Fine. Quanto alla lettera presidenziale, essa rientra nelle prerogative del capo dello stato, spiegava dottamente ieri sulla Stampa Carlo Federico Grosso, mentre a proposito del "reato di trattativa” infieriva sull'Unità Giovanni Pellegrino. A rendere ancora più disperata la situazione dell'inchiesta "Ingroia contro tutti" arrivava nel pomeriggio il convinto sostegno di Maurizio Gasparri. Non c'è partita. Ci. vorrebbero nuove clamorose rivelazioni, ma il pirotecnico Ciancimino ha le polveri bagnate, Quanto a occuparsi sul serio di colpire la mafia, per qualcuno sembra essere l'ultimo dei problemi.
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