
La notizia è che anche quest'anno i palermitani avranno il loro "festino", come chiamano le celebrazioni in onore della patrona santa Rosalia. Celebrazioni che devono essere adeguate perché la "Santuzza" è molto amata. Per la verità il comune è a un passo dal default ma il sindaco è riuscito a reperire i 500mila euro necessari per un appena dignitoso festeggiamento. Potrà salire sul carro più imponente e pronunciare la formula di rito: "Viva Palermo e santa Rosalia!", numero che a Leoluca Orlando riesce benissimo. L'unico dubbio è se quando salirà sul carro sarà ancora deputato. Perché per ora non si è dimesso e il suo subentrante comincia giustamente a scalpitare. È comunque tutto in regola, si dimetterà appena il consiglio comunale sarà insediato e lui giurerà. Solo che l'insediamento ritarda a causa di una serie di esposti su notevoli anomalie nel voto. Come per le primarie del Pd. Ma non c'è da preoccuparsi. Orlando ha detto e ridetto che si dimetterà da parlamentare. Manca solo che lo dica in aramaico.
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