
È difficile prendere sul serio la dichiarazione di ieri del dipietrista Zipponi che, alla vigilia del voto della Camera, ha definito le misure del governo sul lavoro "un atto di violenza contro i lavoratori". Se ci credesse davvero, Zipponi dovrebbe battersi contro qualsiasi ipotesi di alleanza con il Pd che quelle misure vota, altro che foto di Vasto. Ma l'Idv più che coerenza politica propone l'interpretazione di stati d'animo e, finché non è arrivato Grillo, i ricavi sono stati alti. Ora devono stare più attenti e non giovano le gaffe del grande capo. L'altroieri a "Ballarò", per esempio, Di Pietro, per il gusto di contraddire Lucia Annunziata che citava l'ultimo libro di Romiti, se n'è uscito a dire "Annunzia', lo so io quello che mi diceva Romiti quando lo interrogavo!". Un sapere non condiviso, come direbbero alla Cgil-scuola. Il retroterra della ascesa politica dell'ex pm è chiaro a chi vuol vederlo, almeno potrebbe evitare di vantarsene.
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