
"Un magistrato parla solo attraverso sentenze e atti giudiziari", dicevano una volta austeri capi degli uffici se solo un cronista gli si avvicinava. Tempi da non rimpiangere troppo. Del resto gli atti giudiziari ormai costituiscono un consolidato genere giornalistico. Però non è del tutto normale che le dichiarazioni del procuratore nazionale Antimafia alla trasmissione "La zanzara" trovino la pronta replica del procuratore aggiunto di Palermo in un suo intervento in "Un giorno da pecora". Ma non di questo, si è occupata ieri con un comunicato la Giunta palermitana dell'Anm. Nel comunicato si paventa il rischio di isolamento di uno dei due contendenti che - è scritto - "sta conducendo delicatissime indagini sulle convergenze di interessi fra mafia e settori istituzionali". Ora, che si possa indagare su una intenzione è già molto opinabile, ma alla possibilità di indagare su possibili "convergenze di interessi" l'Anm non c'era ancora arrivata.
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