
Sulle elezioni francesi già ne leggiamo e sentiamo di tutti i colori, soprattutto da sinistra. È più forte di loro. Parigi è sempre Parigi. Già al tempo in cui Jospin vinse le politiche, tutti a parlare della sua “gauche plurielle”. Si distinse Cesare Salvi, che fu fatto ministro del Lavoro purché la finisse di inneggiare ai compagni francesi. Il caustico D'Alema, allora premier, dopo che Salvi ebbe giurato lo apostrofò : "A' Giospèn, facce vede", come in un film di Alberto Sordi. Finì come finì. E così, se non peggio, la "gauche plurielle". Oggi c'è Vendola in particolare fibrillazione. Su Twitter si lancia in azzardati paralleli fra Hollande e Altiero Spinelli. Solo che, preso dall'entusiasmo del neofita, si sbaglia e ribattezza il padre del federalismo europeo come l'ex ministro Matteoli, Altero. Cominciamo male.
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