
Il segreto che Prospero Gallinari si porta nella tomba non è solo, o tanto, quello relativo al sequestro e all'omicidio di Aldo Moro, del quale fu uno dei carcerieri. Gallinari fu uno dei fondatori delle Br ma a un certo punto le abbandonò, attratto dal misterioso gruppo di ex compagni che, invece che entrare in clandestinità in Italia, fondarono a Parigi una scuola di lingue, l'Hyperion, paravento secondo molti di oscure attività internazionali. I brigatisti chiamavano quel gruppo il "superclan", nel senso di superclandestini, ma cosa facessero non si è mai capito né le indagini e i processi hanno aiutato molto. Gallinari in un libro di memorie ha parlato della sua breve parentesi con loro ma in modo molto generico. Il mistero dunque rimane. Mentre non c'è a prima vista mistero sulla sua morte. Catturato dopo un conflitto a fuoco nel 1979, due anni dopo una evasione, venne ferito alla testa e operato al cervello. Fra il 1983 e 1'84 ebbe tre infarti e dieci anni dopo un altro infarto e un'ischemia cerebrale. Nel 1997, quando era già libero per motivi di salute ebbe una nuova crisi e gli fu applicato un defibrillatore. Non è sconcertante la sua morte improvvisa ieri per un malore. Eppure subito il sito Dagospia ha dato la notizia titolando "Strage di stato continua". Siamo uno strano paese.
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