
«Una boccata di legalità. I giudici hanno fatto il loro mestiere». Cauta, più che prudente Emma Bonino. Non vuole entrare nel merito perché, dice, manca la motivazione completa con cui il Tar ha respinto il ricorso del Pdl, la cui lista per ora nel Lazio resta fuori. Renata Polverini correrà alla guida della Regione con altre liste del centrodestra.
"Ho cercato di capire. Appare chiaro che si tratta intanto di una decisione cautelare, ma bisogna capire bene", commenta Bonino che ha appena concluso una manifestazione elettorale a Civitavecchia. E la giornata della donna: «Non la festeggio, ma festeggio il mio compleanno». Ironizza sull'età (la sua) e i decreti interpretativi («Una scelta da bari», l'aveva definita). «Per diventare presidente della Repubblica in Italia bisogna avere 80 anni. lo ne ho 62, però si potrebbe fare un decreto interpretativo e assegnarmene 26... al Tar civado dopo, prima mi faccio il decreto e poi vado al Tar...».
Sono le 14. Solo sei ore dopo, il Tribunale amministrativo blocca la strada tentata dal Pdl per rimettersi in gara. «Calma, lasciamo lavorare i magistrati e chi deve decidere decida». Non canta quindi vittoria? Non si esalta Bonino per lo stop? «No, non mi cimento in valutazioni perché non sappiamo ancora bene quale è il legame tra la decisione del Tar e il decreto del governo già operativo». C'è poi il ricorso annunciato dal Pdl: non si può insomma sapere - secondo la leader radicale - a cosa esattamente si va incontro in questo delirio di forzature. Non si può escludere che a un certo punto le elezioni del Lazio siano invalidate.
I Radicali ieri sera sono riuniti con Marco Pannella per preparare l'assemblea di oggi. Assemblea
confermata. «Decideremo sull'impatto che questa decisione del Tar ha sulla campagna elettorale.
lo non ho cambiato opinione».
Sul decreto e sulla firma del presidente Napolitano: «Credo che non si debba tirare in ballo il
Quirinale. Il presidente della Repubblica non aveva alternative a firmare, però io non avrei firmato. Mi sarei aspettata una sua parola nelle settimane precedenti quando siamo stati noi a sollevare dei problemi. Ci sono elettori che non potranno votare come vorrebbero in tutta Italia. Nella lettera che il presidente ha scritto si legge che non è stata fatta un'altra proposta. In realtà, la nostra c'era: chiedevamo di azzerare tutto».
E il rinvio delle elezioni resta sempre la proposta più sponsorizzata dai Radicali. Marco Pannella l'ha già detto e dovrebbe ribadirlo nell'assemblea di oggi. Se a bocce ferme, l'ipotesi del ritiro della Bonino dalla gara è improbabile («Non sono per l'Aventino», ha spiegato lei), tuttavia il Pr non è disposto a continuare in una campagna elettorale "ordinaria" dopo le violazioni del decreto salva-liste e «lo stato di illegalità del paese». Stamani la proposta sul tavolo sarà proprio quella di dare un taglio netto al rosario di ricorsi e controricorsi, di pezze peggiori della toppa.
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