
Le ultime polemiche rimbalzano da un seggio all`altro. Neanche davanti alle urne la candidata del centrodestra Renata Polverini è riuscita a trattenersi dal lanciare l`ennesima accusa ai radicali e, quindi, alla rivale Emma Bonino. «Ospitando la candidata del centrosinistra Radio Radicale, che ha una tradizione di democraticità, ha smentito tanti anni di storia con una caduta di stile» ha commentato la Polverini uscendo poco dopo le 11 dal seggio della scuola Franchetti, in piazza Gian Lorenzo Bernini a San Saba. Un`accusa che si riferisce alla partecipazione della Bonino, sabato pomeriggio, all`emittente del partito radicale.
«Ho l`impressione - ha replicato la Bonino - che Renata abbia idee confuse sulla legalità e sulla legge, perché Radio Radicale, essendo un organo di partito, può trasmettere anche durante il silenzio elettorale». Accolta da applausi e strette di mano, dopo il voto nel seggio della scuola "Virgilio" in via Giulia, la candidata del centrosinistra ha poi precisato che «se la Polverini vuole accomodarsi a Radio Radicale, io faccio il cambio molto volentieri evado al Tg1, al Tg2, al Meteo, al Tg4, a Studio Aperto e a Unomattina...».
Inevitabile, poi, il riferimento ai "gladiatori del voto" del Pdl, cinquemila rappresentanti di lista messi in campo dal Popolo della Libertà per difendere l`intenzione di voto degli elettori della Polverini e salvare le schede nulla. «Nel vademecum consegnato dalla Lega Nord la legge è spiegata molto bene-ha detto la Bonino uscendo dal seggio - e si dice infatti che se un signore non è candidato in nessuna lista, la scheda è nulla perché potrebbe essere un tentativo per far riconoscere il proprio voto». Ma Andrea Augello, coordinatore del comitato Polverini risponde: «È indecente sperare in una vittoria basata sulla cancellazione di voti espressi in buona fede dai cittadini».
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