
Emma Bonino resta al Senato e rinuncia a guidare l’opposizione alla regione conquistata da Renata Polverini. « È il modo migliore per aiutare il Lazio», giura adesso. In precedenza aveva assicurato: «Sono una che si occuperà del Lazio. Le nostre capacità di invenzione sono molte». La decisione della Bonino è
maturata in questi ultimi giorni. Piuttosto che sedere nei banchi della minoranza alla Pisana, l’esponente radicale opta per il ben più prestigioso scranno di Palazzo Madama, dove e vice presidente. Ma dove non risulta fra i più presenti.
Almeno stando ai dati pubblicati dal magazine “L’Espresso" nella nuova rubrica «Chi c’è e chi non c’è in Parlamento». La Bonino spicca al primo posto nella lista dei senatori più assenteisti, con il 78,22% (dati Openparlamento desunti dalle votazioni elettroniche). E’ vero: molti esponenti di ambo gli schieramenti usciti sconfitti hanno preferito tenersi le poltrone importanti. In questo i radicali non fanno eccezione.
A Palazzo Madama vota in media una volta su cinque
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