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«Possiamo vincere, ma abbiamo bisogno dell'impegno di tutti, ciascuno si senta un po' candidato. Non abbiamo Mediaset, nè facciamo giuramenti».
Emma Bonino carica il centrosinistra per lo sprint finale di questa campagna elettorali. E in un incontro a Monterotondo scherza sul giuramento dei candidati governatori del Pdl: «Sembravano le Giovani marmotte....»
La Bonino ha anche scritto una lettera ai 378 sindaci del Lazio. «Penso, e non da oggi, ad una Regione che consideri ogni istituzione locale come la prima e più importante pietra dell'edificio democratico. Per me non ci saranno Comuni di destra e Comuni di sinistra, Comuni amici e Comuni nemici, Comuni vicini e Comuni distanti. Ci saranno solo le istituzioni con la loro dignità e le loro prerogative. Chiederò al Consiglio delle autonomie locali di vigilare attentamente sui comportamenti di uffici, agenzie e aziende regionali, affinché questi essenziali principi di
trasparenza e imparzialità non vengano mai meno». Ieri Emma Bonino ha attaccato uno dei 378 sindaci del Lazio, Alemanno. «Evidentemente il sindaco Alemanno governa una città che non ha problemi, lo vedo sempre in giro impegnato a fare manifestazioni elettorali. Ho la sensazione di non correre contro la Polverini, ma contro Alemanno o Berlusconi, questa scarsa autonomia dagli altri poteri non è un buon viatico per governare una Regione. Ognuno si occupi delle proprie competenze, qui invece vedo il sindaco di Roma che guida la campagna elettorale, il presidente del Consiglio che fa lo stesso».
I Radicali hanno anche denunciato che, dopo la manifestazione del Pdl, il Comune non ha rimosso i manifesti abusivi contro la Bonino. «Che hanno fatto le squadre di tutela ambientale che dopo ogni manifestazione dovrebbero ripulire le strade? Sono state tenute appositamente
lontane da piazza San Giovanni? I cittadini romani hanno ancora un sindaco?».
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